mercoledì 16 giugno 2010

Casorezzo

La chiesetta campestre dedicata a Dio (Gesù) Salvatore, alla Regina dei Martiri e a Sant'Ilario, è situata sulle antiche strade che univano Casorezzo con Busto Garolfo, Arconte, Ossona e Inveruno sulla direttrice Castel Seprio-Pavia. 
La prima citazione documentata si trova nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero, manoscritto della seconda metà del XIII secolo che elenca tutte le chiese della diocesi di Milano: In plebe parabiago, loco consourezo, ecclesia Sancti Salvatoris cum S. Hilario. La sua remota dedicazione (già presente sin dai primi secoli della cristianità, particolarmente in Oriente).

Gli affreschi presenti al suo interno non sono certo frutto di una scuola locale, ma il fatto che nello strato più antico presentino affinità stringenti con i frammenti appartenenti alla chiesa ottoniana di Torba, posta al centro del Seprio, dimostra quali fossero le capacità di attrazione della committenza in un ambito geografico e probabilmente sociale definito.

fonte: http://www.casorezzo.com/parrocchia/docu/salvatore.html



sabato 24 aprile 2010

Novara

La località Bicocca è nota soprattutto per essere stata teatro della Battaglia di Novara o Battaglia della Bicocca, il 23 marzo del 1849.
L'evento è ricordato da un singolare ossario di forma piramidale, progettato dall'architetto milanese Luigi Broggi ed inaugurato nel marzo 1879 grazie ai fondi raccolti con una pubblica sottoscrizione nazionale (all'altezza del civico 325 del Corso XXIII Marzo).
Conserva al suo interno, senza distinzioni, i resti dei caduti sia dell'esercito piemontese sia asburgico.
Nel 1910 fu collocato al suo interno un trittico scolpito da Carlo Cantoni con le effigi in bronzo di Carlo Alberto e dei generali Ettore Perrone e Giuseppe Passalacqua.




resti romani in Largo repubblica
resti romani in Largo repubblica






La basilica di San Gaudenzio fu edificata nel punto più elevato di Novara tra il 1577 ed il 1690 in seguito alla distruzione, ordinata da Carlo V, della vecchia basilica esterna alla cinta muraria, esistente fin dall'841, situata all'inizio dell'attuale viale XX Settembre.
La progettazione fu affidata a Pellegrino Tibaldi, cui sono da ricondurre l'accentuato verticalismo dell'edificio e il senso di vigoroso plasticismo promananti dalla facciata e dai fianchi, mossi entrambi da nicchie, finestroni e colonne poderosamente aggettanti.
L'ingresso della basilica, di monumentali proporzioni, è chiuso da una porta in noce lavorato, con rosoni e teste di ferro fuso, opera di Alessandro Antonelli, autore anche dell'imponente cupola alta 121 metri, ultimata nel 1887.


basilica di San Gaudenzio

basilica di San Gaudenzio